Mangiare mele con il colesterolo alto: ecco le conseguenze

Quando ci rechiamo a fare la spesa, ci avviciniamo al banco della frutta e loro sono sempre lì in prima linea: le mele. Belle, tonde e dalla colorazione accesa, sappiamo che di mele ne esistono davvero tante varietà differenti ma che in comune hanno il fatto di essere uno dei frutti più amati e consumati al mondo.

Questa loro notorietà è dovuta soprattutto al loro contenuto nutrizionale: un insieme di nutrienti che permette di apportare tanti benefici alla salute di coloro che ne fanno un consumo ordinario. A quanto pare sembra che abbiano un effetto specifico anche nei confronti dell’ipercolesterolemia. Ma cerchiamo di capirci qualcosa di più:

Mele: cosa sono ed il loro valore nutrionale

Le mele appartengono alla famiglia delle Rosacee, nella quale sono comprese anche tante altre varietà dotate di sapori, colori e consistenze differenti. Dando uno sguardo all’aspetto botanico, le mele sono effettivamente il frutto dell’albero di melo. Per essere più precisi, ciò che consumiamo è un falso frutto, cioè un ricettacolo carnoso che proteggi i veri semi.

In maniera indipendente da quella che possa essere la varietà di mela, esse sono tutte stracolme di nutrienti. In particolare, sono un’ottima fonte di fibre alimentari e ciò le rende particolarmente benefiche per la salute dell’apparato gastrointestinale, donando regolarità e senso di sazietà. Inoltre, sono ricche di vitamina C e di vitamine del gruppo B, tutte fondamentali per mantenere l’organismo umano in ottima salute.

Ecco cosa comporta mangiare le mele con l’ipercolesterolemia:

Le mele, dunque, non sono apprezzate soltanto per il loro buon sapore e per la loro genuinità. Pare, infatti, che numerosi studi scientifici abbiano evidenziato una stretta correlazione tra il consumo regolare di mele ed un abbassamento di quelli che sono i livelli di colesterolo presente nel sangue. Ecco i motivi per i quali il loro consumo è benefico in questo caso specifico:

  • Pectina: la pectina delle mele è una fibra che contiene polisaccaridi. Essa sembra che sia coinvolta nel mantenimento di un buona salute intestinale, oltre che alla riduzione dei livelli di colesterolo LDL nel sangue, il cosiddetto colesterolo cattivo. Essa agisce legandosi al colesterolo e favorendone l’eliminazione dal corpo.
  • Polifenoli: al loto interno sono presenti questi antiossidanti che prevengono il processo di ossidazione del colesterolo LDL. In questo modo, riuscirebbero anche a ridurre la formazione delle placche di colesterolo all’interno dei vasi sanguigni, una delle cause più rilevanti nel rischio di malattie cardiovascolari.
  • Basso contenuto calorico: esse sono costituite principalmente da acqua ed hanno davvero poche calorie. Ciò comporta che contribuiscano a mantenere costante il peso corporeo, che è a sua volta un fattore di rischio nell’aumento del colesterolo nel sangue.

Quello che consigliano gli esperti, è di consumare le mele con tutta la buccia. Ti stai chiedendo perché? La buccia rappresenta la componente della mela dove più si accumulano le fibre, la pectina e tutti gli altri elementi antiossidanti. Inoltre, è anche facile da riuscire a digerire senza particolari problemi.

Per cui, abbiamo visto che le mele sono davvero ottime nel mantenere i livelli di colesterolo pressoché bassi. Ovviamente, è fondamentale seguire in generale una dieta sana e bilanciata che consenta di ridurre i livelli del colesterolo LDL, così da non incombere in particolari rischi dannosi per il proprio organismo.

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