I pomodori sono un ortaggio o un frutto? Dipende dal punto di vista! Ma non è l’argomento centrale di questo articolo. Più che altro rappresenta un alimento base in quasi tutte le cucine del mondo e per questo motivo, molti potrebbero intraprendere l’esperienza di coltivarlo direttamente a casa o nel proprio orto.
Sicuramente l’obiettivo che tutti noi vorremmo è quello di ottenere una pianta forte che produca un abbondante quantitativo di pomodori. E tutto ciò parte da quando bisogna fare la semina. I tempi giusti possono garantire una crescita forte e rigogliosa della pianta che riuscirà a crescere bene e a garantire tanti frutti succosi e di qualità.
Il periodo migliore per la semina
Hai acquistato in vivaio oppure un contadino ti ha regalato dei semi di pomodori? Prima di seminarli assicurati di trovarti alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera, momento in cui non ci sono più gelate e le temperature non scendono al di sotto dei 10 gradi. In molte zone di Italia si inizia a seminare tra febbraio e marzo, ma se vuoi anticipare, puoi prendere in considerazione il semenzaio.
In realtà oltre al semenzaio, puoi scegliere anche un contenitore per coprire e proteggere dal freddo i germogli direttamente a casa. Si tratta di alcune soluzioni che permettono la germinazione delle piantine affinché vengano protette dal freddo, senza che subiscano i danni dovuti da un clima non idoneo alle loro esigenza di crescita.
Altri consigli utili per una crescita rigogliosa
Partiamo col dire che il momento di germinazione avviene a una temperatura di circa 20-25 gradi, per questo è meglio conservarle in casa, al caldo nelle zone più fredde. Effettua un’innaffiatura leggera e frequente, ma non rendere il terreno eccessivamente bagnato, perché i ristagni d’acqua possono danneggiare la pianta. Quando compariranno le foglie vere, potrai ridurre la frequenza delle innaffiature e trapiantare le piante all’esterno. Ma prima di procedere, devi considerare alcuni elementi fondamentali che garantiranno una crescita rigogliosa. Ecco quali sono:
- Scegli un terreno ben drenato e ricche di sostanze organiche.
- Aggiungi compost o letame ben maturo.
- Posiziona la pianta in una zone soleggiata, in quanto richiede almeno 6-8 ore di sole al giorno.
- Se hai più piante distanziale l’una dall’altra almeno 40-50 cm.
- Se la pianta si allunga, usa dei supporti o dei tutori.
Dopo aver effettuato il trapianto, il lavoro di certo non è finito. Occorre ancora una cura costante e molta attenzione, perché la pianta riceva la giusta irrigazione e una potatura regolare, tagliando le foglie basse e quelle secche. E’ importante anche prevenire l’insorgenza di malattie e attacchi di parassiti che possono danneggiare il risultato finale del raccolto.
Infine, non sarà di certo una passeggiata, ma di certo coltivare i pomodori è una forma di giardinaggio più semplice rispetto ad altre. Con i giusti consigli e con maggiori accortezze, questa attività, col tempo sarà gratificante, perché otterrai un raccolto abbondante e ricco di pomodori succosi e davvero gustosi.