Attenzione a questa PEC: se ricevi questa comunicazione…

Negli ultimi anni la burocrazia si è sempre più avvicinata al mondo della tecnologia e di Internet, passando pian piano da un sistema prettamente cartaceo ad uno digitale: una di queste innovazioni in ambito burocratico è rappresentata dalla PEC. La PEC, Posta Elettronica Certificata, è un innovativo sistema di comunicazione che sempre più persone ed enti pubblici stanno adottando nel corso degli ultimi tempi in Italia per ricevere o inviare dei documenti ufficiali.

La PEC è molto utilizzata perché ha delle garanzie importanti che hanno spronato molte persone a crearsi un account PEC. In primo luogo, le comunicazioni inviate con la PEC hanno un valore legale, perché funzionano come una ricevuta di ritorno e, dunque, se aperte, non possono essere ignorate. Ad ogni invio, infatti, la PEC presenta una schermata in cui è possibile visualizzare l’invio e la ricezione del messaggio da parte del destinatario. La PEC, inoltre, è molto sicura in quanto i messaggi al suo interno sono protetti dagli accessi non autorizzati. Infine, la PEC garantisce l’identità del mittente perché garantisce che il mittente sia reale.

Ecco come funziona una PEC

La PEC è un sistema sempre più diffuso ed è apprezzato per le sue incredibili funzionalità. Per procurarti una PEC, devi per prima cosa registrarti presso un provider PEC accreditato e creare l’email. A questo punto, ti toccherà garantire la tua identità attraverso la trasmissione dei tuoi documenti ufficiali. Una volta creato il tuo account PEC, potrai effettivamente iniziare ad utilizzarla correttamente.

Quando devi inviare un messaggio tramite PEC, non andare in panico! La PEC funziona proprio come una comunissima e-mail: quindi, componi il messaggio, allega i documenti da fornire e inserisci il destinatario del tuo messaggio. Quando il destinatario del tuo messaggio PEC ha ricevuto e letto il messaggio, riuscirai a trovare sulla tua bacheca una ricevuta di avvenuta consegna. I messaggi inviati via PEC possono essere dei documenti legali, ovvero possono essere utilizzati come prova in una controversia per dimostrare l’effettivo invio e ricezione del messaggio. In Italia, i cittadini per comunicare con enti pubblici o aziende devono ricorrere all’uso di PEC, per assicurarti la sicurezza e la garanzia legale.

PEC sospette, cosa fare?

Sebbene la PEC sia molto più sicura di tutti gli altri sistemi di comunicazione innovativi degli ultimi decenni, anche questa può essere attaccata da eventuali truffe o PEC sospette. Purtroppo, essendo consapevoli che la PEC sia sicura, crediamo che tutti i messaggi che riceviamo siano altrettanto sicuri. Ma non è così, perché è possibile ricevere PEC in cui si utilizza, come oggetto, il termine “URGENTE“. Ecco quindi come comportarsi in caso di PEC sospetta:

  • Controlla il mittente della PEC e assicurati che sia ufficiale e riconosciuto;
  • Se ci sono link o allegati sospetti, non aprirli;
  • Contatta l’ente o l’organizzazione che dovrebbe averti mandato la PEC per assicurarti che non sia una truffa;
  • Conserva la PEC così da poter prendere eventuali provvedimenti.

Ricordati di informarti sempre riguardo la sicurezza online e le possibili truffe che girano nell’ultimo periodo, e sii sempre prudente, soprattutto quando si tratta di comunicazioni riguardanti i tuoi dati personali o i tuoi risparmi. Se credi che si tratti di una truffa, segnalala all’ente di riferimento e alle autorità competenti, che si muoveranno per capire chi è l’autore della truffa.

In sintesi, la PEC è un sistema di comunicazione innovativo e funzionale, in quanto permette di gestire e trasmettere informazioni o documenti agli enti pubblici con sicurezza e garanzia. Per questo motivo, quasi tutti gli enti pubblici possiedono ormai una PEC e richiedono il suo utilizzo in alcuni ambiti amministrativi. Tuttavia, ultimamente sono state riscontrate delle truffe che attaccano le PEC, per cui presta sempre molta attenzione alla veridicità del mittente e al contenuto del messaggio PEC.

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