Tonno in scatola è sicuramente uno degli elementi più utilizzati e versatile, dato che con esso si possono preparare dei pranzi o anche delle cene molto veloci ma sostanziose. Infatti molto spesso quando non si ha tempo di cucinare si opta ad esempio per un’insalata o un panino veloce proprio con questo ingrediente, ti può anche abbinare alla pasta, alle verdure, ai legumi, ai formaggi, e alle uova.
Si tratta quindi di un alimento molto vestale ma allo stesso tempo bisogna fare attenzione a consumarlo ad alcuni fattori che potrebbero incidere sulla sua consumazione. Infatti, è importante capire se può essere utilizzato tutti i giorni o se il tonno in scatola è un alimento che fa male e quindi è meglio evitarlo del tutto o mangiarlo poche volte.
Il tonno in scatola può far male?
Innanzitutto per rispondere a questa domanda dobbiamo capire prima quale ingredienti possiamo trovare in essa. Di solito, il tonno viene conservato al naturale o anche in olio, e la sua preparazione prevede la sterilizzazione ad alte temperature in modo tale da farlo conservare per più tempo tempo ma alcune tipologie di questo alimento possono contenere degli ingredienti che possono essere dannosi per la nostra salute.
Di solito, parliamo di quei prodotti con ad esempio sali in eccesso, o oli di scarsa qualità e troppi conservanti che si possono trovare in scatolette molto economiche. Ad esempio quello con olivi vegetali e raffinati contengono grassi saturi che possono andare ad alzare i livelli di colesterolo e quindi fare male alla salute. È importante quindi sceglierne una scatoletta di qualità e prima di acquistarlo è opportuno andare a leggere tutti gli ingredienti che possono contenere ed evitare quelli più economici o di scarsa qualità.
Il tonno in scatola si può mangiare tutti i giorni: ecco la verità
Come abbiamo visto, il tonno in scatola di per sé non fa male la salute ma bisogna comprare quelli più salutari e soprattutto evitare quelli economici e con ingredienti che possono essere dannosi per il nostro organismo. Soprattutto quando lo si mangia spesso, bisogna acquistarne un uno di qualità, andando a leggere tutte le informazioni sull’etichette, in modo tale da capire la qualità e la provenienza del pesce che andremo poi a mangiare. Ecco quindi alcune sostanze dannose che bisogna evitare:
- si devono evitare i grassi saturi che vanno ad aumentare il colesterolo cattivo;
- il sale in eccesso che porta a ritenzione idrica e ipertensione;
- conservanti chimici che vanno a sovraccaricare il fegato e quindi a influire sulla cattiva digestione;
- il mercurio il quale può danneggiare il tessuto nervoso e il fegato;
- gli oli raffinati che aumentano il colesterolo.
Sono tutti ingredienti che possono far molto male al nostro organismo come ad esempio il mercurio e gli acidi grassi che vengono inseriti o si accumulano direttamente a causa di processi di lavorazione e ovviamente allevamento. questi ingredienti possono portare a dei problemi soprattutto se si mangia molto spesso questo alimento. Infatti possono portare a un aumento del colesterolo, danni epatici o anche problemi di digestivi.
Il mercurio inoltre, può portare ad alterazioni del sistema nervoso. Si tratta di un metallo che si va ad accumulare nei tessuti del pesce e se ne assumiamo troppo può essere molto dannoso per la nostra salute. Quindi si può optare per scegliere quelli al naturale o conservati nell’olio extravergine, senza additivi chimici e ha ridotto contenuto di sale. è comunque opportuno non abusarne e mangiarlo con moderazione, in modo tale da ridurre il rischio di possibili malattie.