Il gelsomino è una pianta rampicante molto apprezzata per i suoi fiori profumati e viene utilizzata spesso per andare ad aggiornare i muri, gradi e pergolati. Per la sua salute e anche per conservarne la bellezza, è importante effettuare una giusta potatura, che però varia a seconda della varietà di gelsomino che stiamo coltivando e anche dalla fase di crescita di questa pianta.
In questo articolo, andremo a scoprire come tagliarla nel modo giusto, che si trovi in vaso o anche nel terreno. Per una corretta potatura, è importante seguire alcune raccomandazioni in modo tale da non far stressare troppo la pianta e farla essere sempre molto rigorosa, così da decorare il vostro giardino o anche il vostro terrazzo.
Gelsomino: ecco come e quando potarlo
Questo tipo di operazione innanzitutto, dipende molto dalle condizioni atmosferiche, infatti, deve essere fatta nel periodo pre-primavera, ovvero quando le temperature sono ancora fredde ma le giornate diventano più lunghe. Ciò vale sia per la potatura di mantenimento che quella di rinnovamento che va eseguita ogni due o tre anni, in modo tale da andare ad eliminare i rami secchi, vecchi o anche quelli danneggiati.
Questo tipo di pianta, essendo rampicante può arrivare a raggiungere anche altezze che superino i 3 m e può quindi andare a coprire ampi spazi. Per questo motivo è importante controllarla periodica e portarla per andare a mantenere la sua crescita e la sua forma. Abbiamo due categorie di gelsomino, quello che produce i fiori sui rami dell’anno precedente e quello che li produce sui rami dell’anno corrente.
Come potare il gelsomino: ecco la guida perfetta
Il gelsomino ha bisogno di essere potato costantemente e bisogna farlo in base alla sua varietà, ovvero se la pianta si va a sviluppare sui rami dell’anno precedente o su quelli dell’anno corrente. Nel primo caso, esso va potato andando ad eliminare i rami con i fiori sfioriti o accorciando quelli troppo lunghi e soprattutto deformi, mentre nel secondo caso si devono andare ad eliminare i vecchi rami e andare a ridurre quelli troppo lunghi. Per una corretta potatura, bisogna considerare alcuni fattori importanti:
- Si deve scegliere il momento adatto per attuare quest’operazione, in modo tale da non andare a stressare troppo la pianta.
- Bisogna sapere che taglio deve essere fatto, a seconda della varietà coltivata e al periodo.
- Si può effettuare anche una potatura drastica, quando la pianta è troppo grande.
- La potatura radicale del gelsomino invece va a favorire la crescita dei nuovi germogli.
La potatura del gelsomino quindi ha l’obiettivo di modellare la pianta, rafforzare la struttura dei rami e stimolare anche la fioritura. Si possono utilizzare delle forbici da potatura affilate che ovviamente devono essere prima igienizzate e disinfettate, in modo tale da andare a proteggere la pianta dalle malattie. Si va quindi a rimuovere la parte secca, come ad esempio i rami danneggiati o malati, andandoli a tagliare alla base. Successivamente, si vanno a sfoltire i rami troppo fitti e intrecciati, così da favorire la circolazione di luce e aria. Per finire, si vanno ad accorciare i rami troppo lunghi o fuori forma, tagliando a pochi centimetri sopra la gemma.
In generale, si consiglia di attuare quest’operazione almeno una volta all’anno, andando a preferire la primavera o l’autunno, in base alla specie. Ogni due o tre anni invece, si deve seguire una potatura di rinnovamento, in modo tale da eliminare i rami danneggiati e favorire la comparsa dei nuovi germogli. è opportuno assicurare alla pianta una buona cura. Deve essere posizionata in un luogo con la luce solare e il calore, bisogna innaffiarlo con regolarità senza però eccedere con l’acqua. Per finire si dovrebbe anche concimare una volta al mese da marzo a settembre. Si può scegliere ad esempio un prodotto liquido specifico per le piante floreali, che ovviamente prima di essere utilizzato deve essere diluito in acqua.