Il rosmarino è una pianta aromatica molto resistente e che non richiede molta cura infatti, può resistere anche ad inverni con una temperatura fino a 15° gradi sotto lo zero. Bisogna però in ogni caso avere delle piccole accortezze, legate alla potatura del rosmarino, in modo tale da andare a controllarne la crescita e ottimizzare la produzione delle foglie.
La potatura per questa pianta è molto importante dato che ci permette appunto di controllarne la crescita e anche la produzione delle foglie, che molto spesso vengono utilizzate per la preparazione di tantissimi piatti. In questo articolo, andremo a vedere quando e come effettuare una giusta potatura, in modo tale da non far soffrire la pianta, ma soprattutto andando a capire le sue esigenze e come prendercene cura nel modo giusto.
Quando e come votare il rosmarino
Il periodo ideale per la potatura di questa pianta è la primavera, ovvero quando c’è il risveglio vegetativo e quindi quando stanno spuntando le prime gemme. In questo periodo, si incomincia anche a vedere il verde sui rami e quindi riusciamo a capire quale ramo bisogna tagliare, individuando il legno vivo che produrrà la vegetazione e il legno morto che non ne produrrà più.
All’inizio dell’autunno, si può andare ad effettuare anche una potatura più drastica nelle regioni calde mentre mentre bisogna aspettare la fine dell’estate le legioni più fredde come ad esempio al nord, dove ci sono delle temperature più rigide. In questo periodo quindi si deve andare a potare il rosmarino andando a recidere drasticamente i rami, tagliando a metà ogn ci sono delle temperature più rigide. In questo periodo quindi si deve andare a potare il rosmarino andando a recidere drasticamente i rami, tagliando a metà ogni rametto della pianta.
Quale potatura preferite in base all’uso del rosmarino
Il rosmarino è una pianta che tende all’che tende a lignificare e la parte più bassa della pianta diventa legnosa non andando più a produrre le foglie, quindi la potatura deve partire sempre dal basso, così da andare a eliminare i rami morti. La potatura può avvenire in diversi diversi modi a seconda dell’uso che si dovrà fare poi di questa pianta aromatica. Andiamo quindi a vedere quali operazioni si possono fare e perché:
- potatura a uso alimentare;
- potatura per la produzione di talee;
- potatura di mantenimento della pianta.
Come ben sappiamo, il rosmarino viene molto utilizzato per la cucina però quando si va a tagliare, si deve fare nel modo giusto. È preferibile infatti andare a tagliare i rami più alti quelli forbici, andando a praticare un taglio netto, in modo tale da evitare di graffiare la pianta. Questo tipo di operazione, si deve invece evitare quando la pianta viene coltivata solo esclusivamente per uno scopo ornamentale dato che va ad impedire la produzione dei fiori.
Invece per andare a produrre le talee, cioè i rami per riprodurre questa pianta, deve essere fatta una potatura con molta precisione, andando a tagliare un rametto di 10 o 15 cm e deve essere effettuata in primavera, quando la pianta è ancora in piena fioritura. Da questo rametto poi vanno eliminate le foglie tranne quelle in punta, dopodiché essa può essere interrata e da lì cresceranno nuove piante.