La vite produce uva, ed è una delle produzioni coltivate più amate e prolifiche del territorio europeo, e non solo perchè oltre a sviluppare l’uva, è anche un elemento essenziale per ottenere il vino: chiunque ha un vigneto comprende perfettamente, molto presto, le tempistiche di raccolta, concimazione, ma anche vendemmia e post vendemmia è essenziale, soprattutto in autunno, stagione di ripresa ma estremamente importante per ottenere poi tanta uva. Quali sono i consigli da seguire per avere risultati rilevanti?
L’autunno è una stagione a dir poco fondamentale perchè un “tramite” tra un periodo importante e l’altro. Cosa bisogna fare alla nostra vite ed il nostro vigneto per ottenere successivi risultati migliori possibili?
Vite in autunno: ecco cosa fare per ottenere tantissima uva nei mesi successivi
Il periodo della vendemmia è tradizionalmente quello della raccolta, e nella maggior parte dei casi viene eseguito entro la fine dell’estate, con il primo calo delle temperature bisogna capire immediatamente come mantenere l’equilibrio nell’ecosistema della vite, dove bisogna “dare” e “ricevere” allo stesso modo, preparare diverse condizioni per l’annata successiva ma anche fare si da non compromettere lo stato di salute della pianta.
In primo luogo bisogna adeguarsi alla potatura che non deve essere troppo radicale da “scoprire” la vite a fronte del prossimo inverno ma anche piuttosto oculata così da liberare la pianta da ostruzioni, rami secchi e inutili, oltre che da tralci non utili, importante concentrasi sui rami e solo parzialmente sul fogliame, eliminando solo 1/3 al massimo di ogni gruppo di foglie, soprattutto nelle aree dove la luce solare ha difficoltà ad entrare. Meglio farlo con cura, magari in 2-3 giorni e non “a caso” ma ispezionando bene la pianta.
E’ molto importante rendere il terreno intorno al vigneto quanto più libero possibile eliminando tracce di foglie secche, rami, residui animali e quant’altro, così da ridurre al minimo il rischio di patogeni, se avanzano molte foglie secche possiamo utilizzarle intorno alle vite come pacciamatura non esagerando con la compressione, permettendo al contrario il passaggio di aria, evitando allo stesso tempo di sviluppare uno stratto troppo spesso di pacciamatura e non scegliendo quella troppo “importante”.
In inverno la vite va in “letargo biologico” una sorta di dormienza, che vede la produttività arrestarsi per cui è bene tenere il terreno piuttosto ricco di sostanze nutrienti: esistono concimi specifici per le viti in fase autunnale, meglio non optare per altre tipologie, generalmente quelli migliori sono riconoscibili dall’equilibrio importante tra i vari sali minerali.