Quando seminare la lavanda: ecco il periodo ideale

Il termine lavanda prende il nome dal suo buon profumo, molto spesso infatti viene usata per i saponi o per i profumi, insomma è qualcosa che si associa al pulito da sempre. Ma la pianta è davvero molto bella e quando si vede nei giardini o negli orti da sempre un tocco di colore differente.

La lavanda da sempre è molto resistente al caldo e sopporta da un lato le estati secche e so trova bene ad essere esposta al sole e al vento anche se non deve mai essere troppo. Ha poi bisogno di un terreno leggero che non rischi di andare incontro a dei ristagni idrici ed è anche meglio se il suolo è sassoso.

Come si semina la lavanda?

Provvedere alla semina della lavanda non è una cosa cosi semplice. E’ una coltivazione che richiede delle attenzioni davvero particolari e questo perchè ha anche dei semi difficili da fare germogliare, il consiglio è infatti quello di comprare una piantina già germogliata e fare una talea invece di prendere i semi.

Una volta che la pianta è stata comprata e poi riprodotta deve essere anche seminata e per poterlo fare si deve tenere conto di tanti fattori tra cui l’aiuola che si desidera creare e il modo in cui la si vuole portare a compimento e poi partire da li per cercare di svilupparla nel modo corretto.

Quando potare la lavanda

La lavanda deve essere potata ogni anno e si tratta di un procedimento davvero molto facile che non si deve mai trascurare non si deve mai dimenticare di portare a termine. Il periodo migliore è quello della fine dell’estate e quindi nel momento in cui è finita la fioritura. Quello è il momento sempre giusto.

  • La lavanda ha bisogno di cure
  • Non è facile coltivarla
  • Si deve potare ogni anno

La cosa da fare è quella di potare sotto al fiore e quindi portare avanti una vera e propria cimatura per fare in modo che l’altezza possa restare giusta e che non si abbassi troppo al di sotto per evitare che la pianta si possa poi rovinare. Questo è un principio che non si può mai evitare.

Poi si deve procedere diradando gli steli per fare in modo che si possa provvedere anche ad una forma di areazione cercando anche di eliminare le basi della pianta che non fanno altro che dare problemi e portare ad uno sviluppo non completo di quello che si vuole realizzare. Cosi il tutto si fa nel modo corretto.

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