L’edera può riprodursi attraverso due tecniche: per talea o per margotta. Quest’ultima è una pratica di moltiplicazione molto simile alla talea, ma che consente di ottenere in pochi mesi una seconda pianta già adulta. Questo accade perché si utilizza un ramo intero ancora collegato alla pianta e lo si fa radicare, prima di tagliarlo. La talea, al contrario, deve essere più piccola, perché metta le radici.
Moltiplicare l’edera richiede pochi, semplici accorgimenti. Una volta realizzata la propagazione, il secondo esemplare della pianta potrà crescere rigoglioso rapidamente e con sorprendente facilità; quello che conta è che si rispettino alcune regole, fra le quali proteggere la pianta dai raggi diretti del Sole, mantenere il terreno umido e privi di pericolosi ristagni d’acqua.
Edera: una pianta rampicante versatile e resistente
L’edera è una pianta rampicante a crescita rapida, molto versatile, robusta e poco esigente. È la scelta ideale per chi vuole ottenere un risultato estetico scenografico senza faticare troppo. L’edera, infatti, può essere usata come pianta rampicante, perché aderisce spontaneamente grazie alle sue ventose, come siepe, cespuglio o in vaso.
Ha una natura così resistente che può crescere tranquillamente all’ombra, laddove altre piante appassirebbero, anche se la posizione ideale dovrebbe essere luminosa, ma senza il contatto diretto dei raggi solari. Mal sopporta il troppo caldo e riesce a sopravvivere anche con le temperature più rigide fino ai -2°C. Il terriccio dovrà essere mantenuto sempre leggermente umido, avendo cura che non ci siano ristagni idrici,
Come riprodurre l’edera: alcuni consigli pratici
Il metodo più semplice e pratico per propagare l’edera è per talea. È una tecnica che va praticata in estate: basterà tagliare dei rametti di dieci centimetri circa e interrarla in un vaso contenente un composto di terra e sabbia. Dopodiché, la piantina formata andrà trasferita nel terreno dove continuerà a svilupparsi, meglio se in un posto protetto dal caldo e dalla luce diretta del sole. Servono pochi attrezzi per moltiplicarla:
- la pianta
- vaso o recipiente
- forbici da giardinaggio o taglierini dalla lama affiliata
- terra mescolata con la sabbia
Occorreranno almeno alcune settimane, prima di vedere formarsi le piantine. Nel frattempo, sarà indispensabile innaffiare con frequenza, affinché la terra rimanga umida, facendo attenzione che non si creino dei ristagni d’acqua e aggiungere del fertilizzante come nutrimento. Quando le radici saranno spuntate, si dovrà travasare la piantina dal recipiente piccolo a uno più grande, sempre provvisto del composto di terra e sabbia.
Altrimenti, è possibile moltiplicare l’edera dentro l’acqua. Una pratica che va realizzata nei mesi invernali. Sarà sufficiente tagliare alcuni rametti in prossimità del nodo, collocarli in un recipiente con acqua che sarà sistemato in un luogo luminoso. Trascorsi pochi giorni, si potrà spostare le piantine in un contenitore più grande provvisto di ghiaia e terriccio universale. Come nel caso della talea in terra, bisognerà aver cura di annaffiare di tanto in tanto per mantenere il terreno umido.