Quando potare il pesco: ecco i tre trucchetti dell’esperto

Il pesco è naturalmente l’albero che produce le pesche, tra i frutti più amati sia nel consumo tradizionale ma anche all’interno di confetture ed altre preparazioni. Il pesco ha origini cinesi ma è da moltissimi secoli diffuso e differenziato in una coltivazione che è oramai capillare in buona parte delle aree del mondo dalla temperatura mediamente temperata.

Imparare a potare il pesco è indispensabile se si è intenzionati non solo ad ottenere un raccolto generoso ma anche per garantire alla pianta una eccellente forma di stato di salute in particolare nel corso dei mesi. Come per ogni altra pianta la potatura è quindi una azione che seppur “invasiva” è spesso indispensabile ma nel caso del pesco è particolarmente rilevante comprendere quando e come potare il pesco.

La cura del pesco

Fa parte della famiglia delle Rosacee e nella maggior parte dei casi ha l’aspetto di un tradizionale albero, non dissimile eccessivamente a quello delle prugne e delle susine, infatti il nome scientifico delle pesche è Prunus persica, essendo tutte forme di vegetali che fanno parte della medesima famiglia di piante.

Come per altri tipi di vegetali, anche per il pesco la potatura ha una valenzia molto importante e serve primariamente per regolarizzare la crescita e lo sviluppo della pianta ma anche per direzionare la fioritura e la frutticultura della pianta stessa, e rispetto ad altri alberi vanno tenuti conto i tempi, essendo una specie che necessita di varie operazioni all’anno.

Come potare: i principali consigli

La potatura per il pesco è indispensabile anche se non abbiamo concreta intenzione di sviluppare una coltura vera e propria: potare la pianta serve a liberarla dai rami inutili, permettere un agevole ingresso di luce ma anche limitare la presenza di potenziali malattie.
Per il pesco bisogna tenere a mente alcune cose molto importanti:

  • I tagli estivi sono chiamati verdi, e sono concepiti per eliminare i polloni e succhioni che non sono utili per la produttività
  • Durante la fase finale dell’autunno fino a febbraio va sviluppata la potatura secca, ossia la rimozione di tutti i rami secchi

Esistono poi vari schemi da seguire, ad esempio il tipo di potatura formativa che è meno invasiva ed è più estetica, serve per dare una forma desiderata specifica, mentre la potatura di tipo produttivo, generalmente questa va effettuata quando l’albero cresciuto ha almeno qualche anno di età, in inverno nella maggior parte dei casi.

Il pesco generalmente non è produttivo tutti gli anni per questo i coltivatori della pianta decidono alternativamente di lasciare i rami più giovani e verdi attivi e presenti eliminando o riducendo quelli invece che l’anno precedente hanno sviluppato in maniera particolare. La pianta non può generare lo stesso numero di frutti dell’anno prima dai medesimi rami.

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