L’Italia è il principale produttore mondiale del carciofo, la cui concentrazione si concentra molto in Sicilia, in Sardegna e anche in Puglia ed è considerata una pianta perenne. Ciò significa impiegare una parte dell’orto per parecchio tempo, infatti queste piante possono durare anche per più di 10 anni. La parte commestibile è il fiore chiamato capolino ed esso va raccolto prima della fioritura.
Questa pianta ha un ciclo autunno primavera, ciò significa che la produzione avviene in primavera da febbraio a giugno ma ci sono delle varietà che possono essere raccolte a ottobre o novembre. In questo articolo andremo a vedere come coltivare il carciofo in giardino e soprattutto andremo a vedere quando i come piantare tale pianta.
Carciofi: ecco cosa fare prima di piantarli
I carciofi, innanzitutto richiede uno spazio, delle temperature miti e abbastanza stabili e anche una buona esposizione al sole. Questi piante soffrono molto il gelo ma bisogna fare attenzione anche al caldo e alla siccità, per proteggersi da tale fenomeno entra in riposo vegetativo dalla fine della primavera a fine estate.
Ha bisogno di un suolo profondo, sciolto e di medio impasto, molto drenante e con un pH neutro ma in ogni caso si può adattare anche a condizioni diverse come ad esempio dei terreni argillosi o anche salmastri. Andate quindi a preparare la carciofaia andando a lavorare il suolo in profondità utilizzando una motozappa. Eseguite anche una lavorazione più superficiale con la zappa prima di trapiantare le piantine e per facilitare il drenaggio rialzare il terreno creando delle baulature e andate ad effettuare una concimazione di fondo.
Come e quando piantare i carciofi
Il terreno per la semina dei carciofi deve essere preparato per tempo e ci sono diversi modi di piantare questa pianta. Ad esempio, si può effettuare in un semenzaio tra febbraio e marzo per poi andare a trapiantare le piantine ad aprile o maggio ma si può effettuare anche la semina dei carciofi direttamente in orto da aprile a maggio.
- è consigliato mettere a dimora tra aprile e maggio li piantine direttamente nel terreno;
- ci deve essere una distanza minima di 1 m tra le piantine della stessa fila;
- si possono mettere a dimora poi i carducci e gli ovoli.
Il carciofo in ogni caso, ha bisogno di molta acqua non solo durante la semina il trapianto ma durante tutto il ciclo vegetativo, infatti in estate entra nel suo riposo vegetativo proprio a causa della mancanza di acqua e anche per il troppo caldo. È quindi importante un’irrigazione costante e soprattutto se le piogge scarseggiano, in modo tale da non far subire alla pianta uno stress idrico che va ad incidere sul raccolto.
Inoltre, i carciofi soffrono il gelo e quindi devono essere protetti dalle basse temperature. Si può quindi utilizzare un tessuto non tessuto o una pacciamatura, in modo tale da non andare a trattenere l’umidità e eccessiva. Quest’ultima serve anche per andare ad evitare le erbe infestanti della coltivazione di carciofi. Al suo risveglio vegetativo è opportuno andare a concimare queste piante, in modo tale da mantenere l’equilibrio nutritivo che serve per la sua crescita.