Sanseveria, ecco come curarla: il consiglio del giardiniere

La Sanseveria è una pianta ornamentale sempre verde da appartamento che viene molto apprezzata per decorare la propria casa. È originaria dell’India e dell’Africa tropicale ma ormai viene coltivata in tutto il mondo. Abbiamo tantissime varietà di questa pianta tra cui la trifasciata, conosciuta anche più comunemente come lingua della suocera, proprio per le sue foglie lunghe e diritte.

Questa pianta è molto apprezzata soprattutto grazie alla sua resistenza che la rende adatta a chi ama le piante ma è alle prime armi e non sa ancora come prendersene cura nel modo giusto. In questo articolo andremo a vedere come curare tali pianta e a scoprire tutto ciò di cui ha bisogno.

Com’è fatta la Sansevera

Prima di andare a vedere come curarla è opportuno capire come è fatta, in modo tale da sapere anche le sue esigenze. Le foglie di questa pianta si presentano in modo particolare e originale, sono verde scuro e hanno dei bordi color argento e crema e si vanno a stagliare verso l’altro in modo quasi verticale.

Si tratta di una pianta molto elegante e quindi perfetta per decorare qualsiasi casa, anche prima della fioritura dato che, essa fiorisce raramente e si presenta con fiori di colore chiaro e con dimensioni ridotte. Come detto prima, ci sono tantissime varietà di questa pianta e alcuni di loro possono arrivare anche fino al metro e mezzo di altezza mentre altri rimangono più piccole e quindi adatta a tutti gli spazi.

Come prendersi cura della Sanseveria

Come già anticipato, questa pianta non ha bisogno di particolari attenzioni ma in ogni caso è opportuno sapere come coltivarla nel modo giusto affinché non muoia. si preferisce la coltivazione in vaso che devono essere alti e profondi in modo tale da avere un buono strato drenante. Andiamo quindi a vedere a cosa fare attenzione quando la si coltiva:

  • il terreno deve avere molte sostanze nutritive e deve essere ben drenante e compatto;
  • è importante l’ambiente in cui deve essere collocata;
  • l’innaffiature devono essere costanti ma non troppo abbondanti, così da evitare il marciume delle radici.

Essendo una pianta proveniente da paesi molto caldi essa non deve essere collocata in posti troppo freddi ma la temperatura ideale deve essere tra i 18 e i 21 gradi e mai scendere al di sotto dei 12°, altrimenti si potrebbero andare a rovinare le foglie e a compromettere anche la crescita.

Bisogna fare attenzione anche all’innaffiature che devono essere effettuate con moderazione, aspettando che il terriccio sia asciutto prima di dare alla pianta altra acqua. In estate, quest’operazione deve essere effettuata almeno due volte a settimana mentre in inverno basterà anche una volta ogni due settimane. Ricordate però di non utilizzare mai acqua fredda in modo tale da evitare eventuali shock termici.

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