Potare il pesco è importantissimo così come tutti gli alberi da frutta, ma è anche qualcosa da fare nella giusta tempistica e naturalmente con metodi e attrezzi giusti, altrimenti rischiamo di fare più danni che altro, oltre ad azzerare i benefici, ricordando che il pesco tra le colture è una delle più “pretenziose” in fatto di nutrienti e condizioni.
Conoscere quando potare il pesco è importante ma non è l’unica informazione da conoscere, in merito a questa pianta interessantissima, parente delle rose in qualche modo ma che ha bisogno in qualche modo di cure non troppo dissimili da questi fiori. Quando e come potare il nostro pesco? Lo scopriremo con facilità nelle prossime righe.
La natura del pesco
Parente delle rose e di numerose altre piante da fiore e frutto, il pesco viene coltivato fin da molti secoli addietro ed è una pianta che fruttifica nelle giuste condizioni soprattutto in estate: è una specie molto bella da vedere anche quando fiorisce, con i celebri fiori di pesco che precedono la fruttificazione che sono anche simbolicamente qualcosa di positivo.
Sono molte le malattie che possono attaccare il pesco in varie stagioni, quindi una giusta potatura contribuisce a rinforzare il sistema immunitario della pianta ma anche ad orientare in modo definito lo sviluppo dei fiori e poi dei frutti. La potatura inoltre serve a potenziare l’energia della pianta in vista delle stagioni più rigide, più complesse per il vegetale.
Quando e come potare
Il pesco va tendenzialmente potato tra gennaio e febbraio, gennaio va bene per il sud Italia mentre se abitiamo in aree fredde è meglio aspettare la seconda metà di febbraio. Meglio inoltre adibirsi alla potatura in modo tale da non sviluppare stress alla pianta, scegliendo una giornata mite e farlo prima della fase troppo calda della giornata, va bene di metà mattina o dopo il tramonto se c’è luce. Esistono varie tipologie di potatura:
- La potatura di formazione che serve in particolare all’albero giovane, nei primi anni
- Quella verde da effettuare durante l’estate, più leggera, che deve interessare solo ad eliminare i succhioni e polloni
- Quella a secco, che serve per eliminare i rami e fronde secchi, non dritti ed invadenti, potatura da fare come detto a gennaio e febbraio
La potatura generalmente viene considerata come “di produzione” ossia serve soprattutto a lasciare produttivi i rami più solidi e dritti, anche a seconda della disponibilità dello spazio, in quanto il pesco può crescere anche fino a più di 8 metri, e sviluppare un metraggio importante in orizzontale oltre che in verticale.
Bisogna sempre eliminare i polloni e succhioni giovani che crescono sulla base ma anche intorno alla pianta, che sono una reazione normale di crescita ma che tolgono elementi nutritivi alla pianta e rende meno efficiente la produzione dei frutti: in condizioni normali è necessario farlo almeno una volta l’anno, come specificato.