La pianta di limone è una delle più diffuse nel nostro paese soprattutto al Sud dove le temperature sono generalmente ancora più compatibili con la pianta in questione, che è il risultato antichissimo di selezioni di vari agrumi, nella fattispecie la pianta oggi è adattata al contesto mediterraneo e può essere spiccatamente coltivata sia in vaso che tradizionalmente in giardino.
Attenzione però all’estate, essendo una pianta ed un vegetale che ha bisogno di alcune cure specifiche con l’inizio della bella stagione, in particolare a maggio la pianta inizia ad entrare nella fase di maggior esposizione e produzione dei fiori e dei frutti. Cosa bisogna fare precisamente a maggio per salvaguardare il limone?
Etimologia e significato
Il nome “limone” è sia quello del frutto che della pianta, un albero che è stato introdotto in Europa ed in Italia in epoche molto antiche, la coltivazione è relativamente facile ma la pianta per germogliare e produrre frutti ha bisogno della giusta quantità di acqua, nutrienti e sole. E’ una pianta perenne che però sviluppa al massimo proprio durante il periodo estivo, pur essendo attiva già in primavera.
Il prodotto del limone ossia i fiori e poi i frutti iniziano a germogliare a marzo e terminano con la fine dell’estate, quindi maggio è un periodo in cui è necessario stare molto attenti ad eventuali cambi stagionali ma anche alla presenza di malattie e problematiche simili. Ma non solo: in maggio la pianta entra come detto nella fase “clou” e questo comporta un rischio maggiore anche per la raccolta.
Pianta del limone: cosa fare a maggio
Non bisogna ad esempio potare a maggio oppure fertilizzare la pianta, condizione che andrebbe effettuata in entrambi i casi con l’inizio della primavera o nelle zone più calde già alla fine dell’inverno quando le temperature sono mediamente sufficientemente alte, e non scendono al di sotto dei 10 gradi centigradi, condizione che può essere colmata e rispettata soprattutto al sud.
- A maggio si può potare solo superficialmente per rimuovere i polloni ed i fiori che non sono germogliati
- La pianta va irrigata con maggior quantità ma non va posto alcun concime
- Vanno eliminate eventualmente le fronde ed i rami troppo robusti che possono influenzare la penetrazione del sole nella pianta
Se abbiamo la pianta in vaso possiamo aggiungere una quantità minima di fertilizzante apposta per le piante di limoni ma senza esagerare, altrimenti questo potrebbe compromettere in maniera decisiva la produzione dei fiori e dei frutti successivamente parlando. Ricordiamo che la pianta per entrare nella fase produttiva ha bisogno di almeno qualche anno, soprattutto nel caso di una pianta in vaso.
La potatura più radicale può essere sviluppata nel mese di settembre o ottobre, avendo cura di non eliminare rami “a caso” ma solo quelli secchi, inutili e troppo attorcigliati e non produttivi: nel farlo bisogna sempre impiegare attrezzi affilati e di qualità , in quanto anche il taglio perfetto va interpretato come una “intrusione”.